Un grande compendio di scienza politica
Martedì 19 novembre 2024 abbiamo presentato “Principati e Repubbliche”, di Angelo Panebianco, edito da “Il Mulino” di Bologna proprio nel 2024. Erano con noi l’Autore, professore emerito di Scienza politica presso l’Università di Bologna, Lorenzo Ornaghi, presidente onorario dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Luciano Fasano, professore di Scienza politica presso l’Università degli Studi di Milano. Il libro conclude una trilogia iniziata nel 2009 con “L’automa e lo spirito” e proseguita nel 2018 con “Persone e mondi”. All’interno di detta trilogia sarebbe preferibile inserirlo e, tuttavia, l’opera ha un suo senso, una sua profondità ed una sua originalità a prescindere dalla contestualizzazione. Lo scritto palesa la (nota) erudizione di Panebianco, capace di spaziare anche in territori normalmente non di sua pertinenza per offrire al lettore uno sguardo più vasto e, soprattutto, come vedremo, inaspettatamente ancora più profondo. E’ con grande piacere che si sono accolte, prima di tutto, le precisazioni metodologiche contenute nella prima parte, anche alla luce del fatto che la metodologia troppo spesso latiti nelle opere di scienza sociale. Poter contare su una contestualizzazione chiara e dotta (laddove la grande perizia non va a discapito di una resa espositiva lineare) delle coordinate metodologiche, della via seguita e anche delle problematiche ad essa connessa rappresenta uno dei tanti meriti di questo contributo. Un contributo che ha portato ad evocare la famosa citazione dell’Abate Terasson che Kant riporta nella Prefazione alla Critica della Ragion Pura : “Se si misura la lunghezza del libro non dal numero di pagine, ma dal tempo che è necessario ad intenderlo, di parecchi libri si potrebbe dire che sarebbero molto più brevi, se non fossero così brevi”. Questo libro non è, fortunatamente, breve, in quanto la sua ricchezza è un aiuto determinante alla comprensione. E non è dilatato ingiustificatamente in quanto gli approfondimenti proposti sono parte integrante dei molti punti di vista dell’Autore su tutte le tematiche che vengono toccate, come pure un ausilio necessario per capire le tematiche stesse o aspetti che, per tradizione o per vezzo specialistico, non vengono accostati in opere di questo tipo. In questo libro, come in tutta la produzione di Angelo Panebianco, è sempre presente quella completezza che chiunque voglia accostare gli argomenti di scienza politica trattati esaurientemente valuta sempre come un grande pregio. Poter contare, come nel caso di “Principati e Repubbliche”, su una visione stratificata intorno alle metodologie, alle istituzioni, alle forme di governo, alle società senza stato, agli sviluppi storici dei domini del vivere associato proprio secondo principati e repubbliche, tra imperi e democrazie, anche attraverso tutta quella serie di anomalie e di sovrapposizioni di cui la realtà dei secoli è ricca, rappresenta davvero una bussola di vitale importanza. Anche perché quando, giunto quasi al termine dell’esposizione, l’Autore affronta il complesso e multiforme scenario del XXI secolo, può condurre il lettore verso una prospettiva quasi sincretistica (il titolo del capitolo è, infatti, “Ibridi”), dove tutto il lavoro di analisi e di definizione precedente riceve inveramento e ulteriore chiarimento. Siano concesse due digressioni conclusive. Riassumendo il senso del complesso lavoro compiuto, l’Autore mostra, come lungo il corso di tutta l’opera, peraltro, al termine delle sue analisi e dell’esposizione dei suoi punti di vista, la convinzione, ferma quanto significativa, che questa nostra civiltà, la civiltà occidentale meriti di essere difesa. Non solo per il tanto che ha dato, ma, anche, per il tanto che può dare ancora.