Una guida per capire tutte le forme di sovranismo

Una guida per capire tutte le forme di sovranismo

Lunedì 11 gennaio 2021 abbiamo presentato il libro “Contro il sovranismo economico. Storia e guasti di statalismo, nazionalismo, dirigismo, protezionismo, unilateralismo, antiglobalismo (e qualche rimedio)” insieme a Ferruccio De Bortoli (Giornalista) e ai due autori, ovvero Carlo Stagnaro (Direttore dell’Osservatorio sull’Economia Digitale dell’Istituto Bruno leoni) e Alberto Saravalle (Professore di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Padova). Fin dall’introduzione appare chiaro come lo scopo dei due autori sia quello di evidenziare come, a seguito della crisi del 2008 e di quella più recente successiva alla pandemia di Covid-19, vi sia stata una generale erosione del consenso sulle politiche economiche di stampo liberista a favore di una maggiore presenza dello stato nell’economia, giustificata dalla necessità di proteggere una varietà di interessi che possono essere riassunti con il presunto benessere nazionale. Nonostante il titolo richiami il sovranismo, gli autori chiariscono come questo termine debba essere scomposto in una più precisa serie di concetti: l’intervento statale in campo economico, il nazionalismo, il protezionismo, il dirigismo, l’unilateralismo e l’antiglobalismo. Queste nozioni vengono successivamente approfondite e spiegate attraverso un’analisi approfondita del contesto geopolitico, senza risparmiare critiche alle amministrazioni di vari paesi, colpevoli secondo gli autori di essere responsabili della riduzione del valore del commercio globale, già ravvisabile prima della pandemia. Nei primi due capitoli viene dedicato largo spazio al protezionismo, concentrandosi sulla figura dell’impresa pubblica, su come essa si sia sviluppata in maniera massiccia in Europa nel dopoguerra, su come sia stata ridimensionata a partire dagli anni ’90, in seguito a un generale cambiamento dell’opinione pubblica in merito alla sua efficacia, e su come negli ultimi anni questo generale sfavore stia venendo meno. Viene poi data particolare enfasi al contesto geopolitico attuale nei capitoli riguardanti il nazionalismo economico, incentrato principalmente sulla crescente sfiducia dei paesi verso i grandi investitori esteri, ma anche nei capitoli sull’unilateralismo e sul sovranismo vengono fatti molti richiami a una cooperazione internazionale sempre più difficoltosa, dove le nazioni un tempo leader della globalizzazione sembrano intraprendere percorsi più distanti da quelli di collaborazione che hanno caratterizzato la fine del secolo scorso. Non solo la guerra commerciale tra USA e Cina, ma anche i rapporti tra il vecchio continente e le due superpotenze sono utilizzati per evidenziare e contrastare le posizioni protezioniste e, più in generale, quelle favorevoli alle forme di restrizioni agli scambi imposte dai governi negli ultimi anni. read more