In occasione della trecentoventinovesima serata di Lodi Liberale abbiamo presentato il libro “I colori della libertà. La mia vita per i diritti di tutti”, di Alessandro Cecchi Paone, insieme all’autore, giornalista, e a Francesca Pascale, attivista.
Nel libro l’autore offre una narrazione intensa e personale che si intreccia con cinquant’anni di storia politica, sociale e culturale italiana. Il volume si configura come un ibrido tra memoir autobiografico e manifesto civile, in cui l’autore ripercorre le tappe fondamentali della propria esistenza, mettendo al centro il suo impegno per i diritti civili e la libertà individuale.
Il titolo stesso è emblematico: richiama l’arcobaleno della comunità LGBTQ+, ma anche la varietà delle lotte per i diritti – non solo legati all’orientamento sessuale, ma estesi a temi come il diritto all’eutanasia, la libertà delle donne, il riconoscimento delle famiglie plurali e la laicità dello Stato. Cecchi Paone racconta il proprio coming out pubblico, avvenuto nel 2004, non come un gesto isolato, ma come parte di un cammino coerente verso l’affermazione dell’identità personale, elemento che per lui coincide con l’etica e la responsabilità pubblica. In questo senso, l’autore sottolinea come la visibilità delle persone LGBTQ+ sia uno strumento essenziale per il cambiamento sociale: “Più siamo visibili, più diventiamo normali”, scrive, sottolineando l’importanza di rompere il silenzio e i pregiudizi.
Con uno stile chiaro e diretto, tipico del suo approccio da divulgatore, Cecchi Paone accompagna il lettore tra episodi di vita privata, aneddoti della sua lunga carriera televisiva, esperienze politiche e riflessioni su temi di attualità. Non mancano riferimenti al mondo della scienza e della comunicazione, ambiti in cui ha sempre cercato di favorire una cultura del rispetto e dell’inclusione.
Uno dei pregi principali del libro è la capacità di alternare il racconto intimo a quello collettivo. Il racconto è punteggiato, infatti, da aneddoti di vita privata e professionale, incontri significativi, episodi di discriminazione e momenti di grande orgoglio. L’autore mostra una forte consapevolezza del proprio ruolo pubblico e del potenziale trasformativo delle parole, delle scelte e dei gesti. Non mancano riferimenti alla sua attività politica, come candidato e parlamentare europeo, sempre orientata alla difesa delle libertà civili, della scienza e della conoscenza. Cecchi Paone non si limita a parlare di sé, ma inserisce ogni esperienza personale all’interno di un contesto più ampio, cercando di mostrare come le battaglie individuali possano contribuire al progresso della società nel suo complesso. Questo approccio rende il testo accessibile anche a chi non ha familiarità con la storia del movimento LGBTQ+ in Italia o con le dinamiche politiche degli ultimi decenni.
Va tuttavia notato come, proprio per il suo carattere dichiaratamente divulgativo e militante, il libro affronti in maniera volutamente sintetica alcuni temi complessi, che vengono solo accennati e lasciano nel lettore il desiderio di un maggiore approfondimento. In questo senso, “I colori della libertà” è più un punto di partenza che un saggio compiuto: uno stimolo alla riflessione e all’azione, più che una trattazione analitica.
Il libro può essere letto come un contributo, che si rivolge a un pubblico ampio, non necessariamente attivista, ma sensibile al valore della libertà, dell’uguaglianza e della dignità. È una lettura utile per chi vuole conoscere da vicino la storia personale di una figura pubblica che ha saputo trasformare la propria visibilità in strumento di cambiamento, ma anche per chi cerca un incoraggiamento a non rinunciare mai a essere se stesso, in nome di una società più giusta e inclusiva.
