Scarsità e incertezza nella politica e nei diritti secondo Cubeddu

Scarsità e incertezza nella politica e nei diritti secondo Cubeddu

Il libro del Professor Cubeddu è molto importante perché affronta in maniera esauriente due aspetti fondamentali dell’esistenza umana spesso trascurati dalle scienze sociali e dagli studiosi liberali, ossia il tempo e l’incertezza. Il primo è il bene più scarso che gli uomini abbiano a disposizione e la seconda è un aspetto ineliminabile nella nostra vita. Si tende spesso a pensare che la politica possa far risparmiare tempo agli uomini nel cercare di soddisfare i loro bisogni e che, al tempo stesso, riesca a ridurre l’incertezza nelle scelte individuali; invece, specialmente nell’epoca attuale caratterizzata da un’innovazione continua, la politica non è assolutamente in grado – neanche se attuata nella maniera più efficace, efficiente e disinteressata possibile – di stare al passo con i mutamenti perenni dell’ambiente economico, sociale e scientifico. Essa può solo limitarsi a cercare di inseguire le innovazioni con la pretesa di regolare situazioni che, inevitabilmente, saranno diverse al termine del processo legislativo. Il vero soggetto dell’innovazione è l’impresa: ciò diviene evidente quando ci si chiede quali delle grandi innovazioni che hanno cambiato la vita degli uomini negli ultimi secoli siano figlie della politica e quali dell’imprenditoria privata. Il problema dunque si trasforma in una competizione tra Stato e catallassi, intesa come ordine di mercato nato spontaneamente, nella riduzione del tempo intercorrente tra l’emergere di un’aspettativa, lo studio della sua realizzabilità e la sua effettiva realizzazione. Una competizione che lo Stato non riesce a vincere neanche ampliando quella moderna coercizione che è la tassazione. Si dovrebbe dunque tornare a concepire l’attività dello Stato come garante dei diritti negativi degli uomini (protezione della vita, della libertà e della proprietà contro le aggressioni altrui) e non pretendere che esso fornisca una molteplicità di diritti positivi, creando in questo modo molte aspettative che, immancabilmente, non verranno soddisfatte e che comporteranno solo un aumento dell’intervento della discrezionalità politica nella vita degli individui e nella società. Tutto ciò aumenta l’incertezza e lo spreco di tempo per cercare di conoscere e rispettare le norme prodotte dall’ipertrofia legislativo-burocratica degli Stati moderni. read more

Il potere come problema cardine della politica nell’analisi di Lorenzo Infantino

Il potere come problema cardine della politica nell’analisi di Lorenzo Infantino

La parola potere viene utilizzata quotidianamente e con accezioni talmente differenti che spesso non si riesce più a tornare al suo significato essenziale. Per questo un libro come “Potere. La dimensione politica dell’azione umana” del Professor Lorenzo Infantino, in cui viene puntualmente analizzato il concetto di potere, è utilissimo al dibattito politico e culturale italiano e siamo molto lieti di averlo presentato a Lodi lo scorso 24 febbraio. read more